Protagoniste di film e documentari, le orche marine sono vittime di una cattiva reputazione che non gli rende giustizia. Questo meraviglioso mammifero marino è stato spesso raffigurato come un crudele assassino senza pietà per gli umani o per gli altri abitanti del mare, ma la verità è ben diversa: andiamo a scardinare questo falso mito.
I più sensibili animali della Norvegia
Innanzitutto sono in pochi a sapere che per le orche marine un amore è per sempre. Solitamente le orche vivono in gruppi di 5 fino a 40 esemplari, costituiti da un maschio dominante più diverse femmine giovani e anziane. Il maschio sceglie una femmina con cui rimarrà monogamo a vita, mentre le altre femmine rimangono all’interno del gruppo formando una vera e propria famiglia allargata, come se si trattasse di zie e sorelle. Analizzando il cervello delle orche, gli scienziati hanno scoperto che possiedono una parte di cervello che manca agli esseri umani. Qui si dice che si annidi una sorta di intelligenza emotiva che li rende gli animali della Norvegia più sensibili e probabilmente del mondo intero.
Le possibili cause della pinna stanca
Se avete visto questi mammiferi nei parchi acquatici, una delle prime caratteristiche che è impossibile non notare è la pinna dorsale leggermente reclinata. Secondo i ricercatori questo fenomeno avviene piuttosto spesso negli esemplari maschili per due possibili cause: in primis i combattimenti con altre orche, in seconda battuta lo stress. Altri invece preferiscono il termine pinna stanca proprio perché asseriscono che questa peculiarità sia causata dalla vecchiaia.
Nomi e soprannomi della balena assassina
In inglese l’orca marina è più conosciuta come balena assassina. Non è del tutto chiara l’origine del termine orca. L’ipotesi più buffa è che derivi dal latino in cui orca ha il significato di barile, forse per la sua forma del corpo arrotondata. In Norvegia è possibile osservare molto da vicino questi magnifici mammiferi subacquei, sia rimanendo comodamente in barca che scendendo in acqua con loro. In entrambi i casi suggeriamo di vestirvi con materiale tecnico e di tenervi al caldo con il nostro giubbotto Nobile N1 di Svalbard Islands, perfetto anche per le passeggiate in città grazie al suo stile urban. L’avvistamento è possibile in ogni mese dell’anno, ma per fare snorkeling è consigliabile programmare l’escursione durante il mese di gennaio perché solo in questo mese si ha la certezza di poterle avvistare in qualsiasi giorno senza doversi preoccupare troppo delle poche ore di sole.